Grande étagère a giorno da cucina, Italia centrale, metà Ottocento
Non è un mobile nobile, ma racconta bene la vita quotidiana del tempo. Questa grande étagère a giorno proviene da una cucina ottocentesca dell’Italia centrale, o forse da una dispensa o da un magazzino: ambienti operosi, dove ogni cosa doveva restare a portata di mano e d’occhio.
Realizzata in legni di noce e abete, è un mobile robusto, stabile, pensato per reggere il peso degli oggetti di uso quotidiano: scodelle, pentole, brocche, sacchi di legumi, bottiglie, utensili, forme di pane o recipienti per la conservazione. Ogni ripiano raccontava una funzione: c’era quello delle stoviglie pulite, quello delle scorte, quello degli utensili da usare ogni giorno.
Le colonne tornite suddividono con ritmo i ripiani, dando ordine e respiro alla struttura.
Ha una bella patina vissuta, data dal tempo e dall’uso. È stata consolidata, pulita e ravvivata con della cera, senza interventi invasivi.
Oggi può vivere in una cucina, in una parete di servizio o in un ambiente informale. È raro trovarle in queste dimensioni, ancora integre: mobili aperti, pensati per contenere e mostrare insieme, capaci di creare angoli autentici della vita domestica. Tornano a piacere perché si inseriscono bene in un modo di abitare più semplice, più diretto, meno rigido. Dove tutto è in vista, si usa, si condivide. Un arredamento che parla, che rende gli spazi più veri.
Perfetta in un grande cucinone rustico, ma anche in un loft o in una casa contemporanea che cerca calore senza troppa forma. Ma non solo: può trovare posto anche in uno studio professionale, per contenere faldoni e oggetti da lavoro, oppure in una boutique, come struttura espositiva per borse, tessuti o abbigliamento. Un mobile duttile, che sa adattarsi senza perdere la sua identità.
- Materiale: legno massello di noce e abete
- Dimensioni: cm 149 x 45 x 173 h
- Condizione: Restaurato
- Epoca: Prima metà dell'800
- Stile: Luigi Filippo
- Stato: Ottime condizioni