Sfere in pietra, usurate e grezze, resti silenziosi di un tempo lontano. Italia centrale, XVI secolo.
Sono proiettili antichi, da catapulta o trabucco, usati durante gli assedi per sfondare mura, abbattere strutture in legno o seminare il panico nei ranghi nemici.
Grossolane e rudimentali, non hanno finiture eleganti: erano pensate per essere efficaci, non belle. L’effetto distruttivo non richiedeva precisione balistica, e la loro forma solo approssimativamente sferica bastava a farle volare lontano con forza.
Realizzate in pietra calcarea compatta, venivano scolpite a mano in cava o direttamente sul campo, scegliendo materiali capaci di garantire peso, resistenza e facilità di lavorazione.
Oggi sono solo pietre, ma portano addosso i segni di ciò che sono state: secoli di esposizione agli agenti atmosferici e l’impatto subito in battaglia. Oggetti semplici, ruvidi, ma carichi di memoria. Frammenti concreti di una storia fatta di fatica, ingegno e necessità.
Abbandonate da secoli, oggi non minacciano più nulla. Ma chi le guarda da vicino può ancora immaginare il rombo secco del lancio, la tensione dell’assedio, il suono sordo dell’impatto.
- Materiale: Pietra grigia
- Condizione: Restaurato
- Epoca: '500
- Stato: Buone condizioni